GLADIO RICONOSCIMENTO SERVIZIO

Filmato in 3 parti di Giovanni Minoli :
Gladio1 Gladio2 Gladio3 Associazione italiana Stay Beehind
Riconoscimento del servizio volontario civile prestato nell'organizzazione nordatlantica «Stay Behind Nets» CAMERA DEI DEPUTATIN.2102-PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa del deputato SQUERI
ONOREVOLI COLLEGHI! - Nobile e forte èstato il discorso pronunciato dal Presi-dente della Repubblica per le celebrazionidel 25 aprile 2009, con il quale il ricordodei militari, dei partigiani, di semplici civilie di popolazioni intere vittime della vio-lenza nazifascista durante la Resistenza èdivenuto « memoria condivisa » di tutti gliitaliani e parimenti condivisa è diventatala pietà per coloro che caddero tra le filadelle Forze armate della Repubblica diSalò e per le famiglie che li ricordano.Altrettanto importante ed esemplare èstato l'intervento del Capo dello Stato, aCuneo, rivolto ai partigiani della Federa-zione italiana volontari della libertà, con ilquale esprimeva il suo vivo ringraziamentoper aver avuto la possibilità di rendere atutti loro un doveroso omaggio in quanto« indiscussi portatori di fondamentali va-lori di attaccamento alla Patria e alloStato ». Analogo intervento è stato fatto aFaedis (Udine), il 29 maggio 2012, giornoin cui lo stesso Presidente Napolitano ha reso omaggio alle vittime delle Malghe di
Porzus (7 febbraio 1945) pronunciandoqueste concilianti parole: « Le ragioni,quelle palesi e quelle occulte, per le qualidei partigiani garibaldini membri di unaformazione legata al partito comunistaitaliano uccisero altri partigiani della for-mazione Osoppo, ci appaiono oggi incom-prensibili, tanto sono lontane l'asprezza ela ferocia degli scontri di quegli anni e ladurezza di visioni ideologiche totalitarie.Non fu certo questo - occorre ribadirlocon forza - il carattere fondamentaledella Resistenza italiana che seppe man-tenere uno spirito unitario e condusse, concomune impegno, la lotta contro il nazi-smo ed il fascismo repubblichino ».Esemplare fu anche l'intervento fatto aOnna il 25 aprile 2009 dall'allora Presi-dente del Consiglio dei ministri SilvioBerlusconi, che affermò come « il nostroPaese ha un debito inestinguibile versoquei tanti giovani che sacrificarono la vita,negli anni più belli, per riscattare l'onoredella patria, per fedeltà a un giuramento,ma soprattutto per quel grande, splendido, indispensabile valore che è la libertà. Lostesso debito di gratitudine lo abbiamoverso tutti quegli altri ragazzi, americani,inglesi, francesi, polacchi, dei tanti paesialleati, che versarono il loro sangue nellacampagna d'Italia. Senza di loro, il sacri-ficio dei nostri partigiani avrebbe rischiatodi essere vano. E con rispetto dobbiamoricordare oggi tutti i caduti, anche quelliche hanno combattuto dalla parte sba-gliata sacrificando in buona fede la pro-pria vita ai propri ideali e ad una causagià perduta. Questo non significa natural-mente neutralità o indifferenza. Noi siamo- tutti gli italiani liberi lo sono - dallaparte di chi ha combattuto per la nostralibertà, per la nostra dignità e per l'onoredella nostra Patria ».In questa nuova atmosfera di tolleranzae di maturità civile, che coinvolge l'interasocietà italiana, è giusto non dimenticaresia i coraggiosi e valorosi partigiani italianidella Resistenza sia tutti gli altri italianiche in epoca successiva, non hanno esitatoun istante ad arruolarsi nelle Forze ar-mate italiane quando lo Stato maggioredella difesa, in previsione di una temutainvasione dell'Italia da parte di esercitistranieri, ha chiesto la loro disponibilitàad adempiere al preciso obbligo moralesancito dall'articolo 52 della Costituzione,il quale stabilisce che « La difesa dellaPatria è sacro dovere del cittadino ».Di fronte a tale richiesta, che fa appelloalla nobiltà dell'animo di chi la riceve,questi italiani hanno, incondizionatamentee con pieno convincimento, deciso di ade-rire al riservato invito di arruolarsi in unaspeciale unità delle Forze armate italianeche li avrebbe adeguatamente istruiti epreparati a svolgere un'attività clandestinadi tutela e di difesa di interessi nazionali,un'attività partigiana che sarebbe dovutaentrare in funzione nella sola malaugurataevenienza di un'invasione militare.Questi nostri concittadini hanno decisodi mettere a repentaglio la propria vita pernobili princìpi e hanno gratuitamente evolontariamente sacrificato il loro tempolibero per conseguire uno specifico e lungoaddestramento al solo fine di essere pronti a intervenire nel caso in cui si fosserealizzato tale temuto evento.Per oltre trentacinque anni hannosvolto, in modo silenzioso e senza nullachiedere, la delicata e rischiosissima fun-zione di fedeli custodi dei princìpi dilibertà e di democrazia di tutti gli italiani,tutti noi compresi.Sul piano dei loro meriti, questi nostriconcittadini sono senz'altro parificabili aipartigiani che hanno combattuto per laliberazione dell'Italia durante la Resi-stenza. Erano, indistintamente, animatidallo stesso spirito di combattere per laliberazione della Patria, principio che èalla base della nascita della nostra Repubblica. ...